mercoledì 6 aprile 2011

Scilipoti contestato al grido di "venduto, venduto"

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ROMA – Nuova contestazione a piazza Monte Citorio da parte del popolo viola. Domenico Scilipoti è stato attaccato verbalmente al grido di “venduto, venduto” mentre stava entrando Camera. Il deputato siciliano, dopo 12 anni di militanza nell’Italia dei valori, è passato con la maggioranza il 14 dicembre scorso. È stato accusato di aver votato la fiducia al governo in cambio del pagamento del mutuo di una sua casa e attualmente è iscritto al gruppo di Iniziativa responsabile. Voci di palazzo lo accreditano anche come sottosegretario nel prossimo rimpasto di governo. Questo episodio arriva a pochi giorni di distanza dal lancio di monetine cui è stato oggetto il ministro della difesa Ignazio La Russa.

Champions, tonfo dell'Inter: perde 2-5 contro lo Shalke

MILANO - Tonfo dell’Inter in Champions. La squadra nerazzurra, dopo la sconfitta per 3 a 0 nel derby, perde contro i tedeschi dello Shalke 04 per 5 a 2 nella gara d’andata dei quarti di finale di Champions League. La squadra di Leonardo passa in vantaggio sin dal primo minuto con Dejan Stankovic poi lo Shalke ne segna due, ma il primo tempo si conclude 2 a 2 grazie al gol di Diego Milito al ’34. Nella ripresa segna Raul per lo Shalke e poi si porta sul 4 a 2 con l’autorete dell’interista Ranocchia. Dal 17esimo l’Inter gioca in 10 per via dell’espulsione del rumeno Chivu. La partita si chiude 5 a 2 per i tedeschi col secondo gol di Edu.

Libia, l’Italia riconosce il governo di Bengasi

04-04-2011 | Francesco Curridori
 
 
ROMA - L’Italia rompe gli indugi e si allinea a quanto già fatto da Parigi e dopo lunghi tentennamenti riconosce il Consiglio nazionale transitorio, il governo degli insorti di Bengasi. Al termine dell’incontro tenutosi stamane alla Farnesina con il rappresentante degli insorti, Franco Frattini ha annunciato che presto a Bengasi apriranno gli uffici di rappresentanza italiani. Il ministro degli Esteri italiano non ha poi escluso la possibilità di fornire armi agli insorti. Un cambio di passo che sa di tradimento se rapportato alle immagini del baciamo che il premier Silvio Berlusconi riservò al colonnello Gheddafi. Frattini infine ha promesso un maggior impegno per quanto riguarda l’assistenza medica dei feriti e ha anticipato che vi saranno dei contatti telefonici tra Paolo Scaroni, amministratore delegato dell’Eni, e il governo di Bengasi.